giovedì 30 luglio 2009

Cat Naming


The
Naming Of Cats (1939) - by Thomas Stearns Eliot

The Naming of Cats is a difficult matter,
It isn't just one of your holiday games;
You may think at first I'm as mad as a hatter
When I tell you, a cat must have THREE DIFFERENT NAMES.
First of all, there's the name that the family use daily,
Such as Peter, Augustus, Alonzo or James,
Such as Victor or Jonathan, George or Bill Bailey--
All of them sensible everyday names.
There are fancier names if you think they sound sweeter,
Some for the gentlemen, some for the dames:
Such as Plato, Admetus, Electra, Demeter--
But all of them sensible everyday names.
But I tell you, a cat needs a name that's particular,
A name that's peculiar, and more dignified,
Else how can he keep up his tail perpendicular,
Or spread out his whiskers, or cherish his pride?
Of names of this kind, I can give you a quorum,
Such as Munkustrap, Quaxo, or Coricopat,
Such as Bombalurina, or else Jellylorum-
Names that never belong to more than one cat.
But above and beyond there's still one name left over,
And that is the name that you never will guess;
The name that no human research can discover--
But THE CAT HIMSELF KNOWS, and will never confess.
When you notice a cat in profound meditation,
The reason, I tell you, is always the same:
His mind is engaged in a rapt contemplation
Of the thought, of the thought, of the thought of his name:
His ineffable effable
Effanineffable
Deep and inscrutable singular Name.

=^..^=
Il nome dei gatti

È una faccenda difficile mettere il nome ai gatti;
niente che abbia a che vedere, infatti, con i soliti giochi di fine settimana.
Potete anche pensare, a prima vista, che io sia matto come un cappellaio,
eppure, a conti fatti, vi assicuro che un gatto deve avere in lista tre nomi differenti.
Prima di tutto quello che in famiglia potrà essere usato quotidianamente,
un nome come Pietro o come Augusto, o come Alonzo, Clemente,
come Vittorio o Gionata, oppure Giorgio o Giacomo Vaniglia:
tutti nomi sensati per ogni esigenza corrente.
Ma se pensate che abbiano un suono più ameno,
nomi più fantasiosi vi possono consigliare,
qualcuno pertinente ai gentiluomini, altri più adatti invece alle signore:
nomi come Platone o Admeto, Elettra o Filodemo,
tutti nomi sensati a scopo familiare.
Ma io vi dico che un gatto ha bisogno di un nome
che sia particolare e peculiare, più dignitoso;
come potrebbe, altrimenti, mantenere la coda perpendicolare,
mettere in mostra i baffi o sentirsi orgoglioso?
Nomi di questo genere posso fornirvene un quorum,
nomi come Mustràppola, Tisquàss o Ciprincolta, come Bombalurina o Mostrardorum,
nomi che vanno bene soltanto a un gatto per volta.
Comunque gira e rigira manca ancora un nome:
quello che non potete nemmeno indovinare, né la ricerca umana è in grado di scovare;
ma il gatto lo conosce, anche se mai lo confessa.
Quando vedete un gatto in profonda meditazione la ragione, credetemi, è sempre la stessa:
ha la mente perduta in rapimento ed in contemplazione
del pensiero, del pensiero, del pensiero del suo nome:
del suo ineffabile effabile effineffabile profondo inscrutabile ed unico nome.

(Da T. S.Eliot, Il libro dei gatti tuttofare. Trad. di Roberto Sanesi, 1962)

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